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su Julian Assange, Chelsea Manning e Ola Bini: aggiornamento 17 aprile 2019

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Questo è un articolo, pubblicato su il manifesto, che ripercorre la vicenda dal 2010 fino all'arresto di Julian Assange, per chi non sapesse la storia. Per il resto di noi: è ufficiale che sono gli Stati Uniti ad aver chiesto l'estradizione per Julian Assange in seguito alla richiesta di un tribunale nello Stato di Virginia, US. Poche ore dopo l'arresto di Assange viene arrestato Ola Bini, programmatore di Wikileaks che vive in Ecuador, non ha ancora ricevuto accesso legale. I genitori di Ola sono arrivati a Quito. Greenwald, il giornalista del caso Prism-Snowden, scrive ricordando la minaccia alla libertà di stampa. Wikileaks aveva recentemente pubblicato documenti sulla corruzione del Presidente Ecuador e famiglia, il quale non la prende bene e afferma, forse usando una metafora, che: "Assange ha cagato sui muri dell'ambasciata", forse intendeva dire: "non si sputa nel piatto dove mangi", ma viene preso alla lettera.

Chi si domanda quali leggi abbia infranto, chi lo chiama eroe, chi pensa al futuro della democrazia. I difensori dei diritti civili trovano l'espressione: è un cretino ma lo dobbiamo difendere, i servizi USA ricordano come le rivelazioni di Wikileaks abbiano aiutato i nemici, la sinistra democratica lo detesta neanche tanto cordialmente: "deve rispondere di quello che ha fatto", ma il casino è che Wikileaks ha denunciato abusi di potere e crimini di guerra. Assange è un cypherpunk, libertariano e tecnocrate sostenitore del libero mercato. È anche un giornalista arrestato per aver rivelato crimini di guerra e sta nel carcere di massima sicurezza a Londra, mentre Chelsea Manning sta in prigione in USA e Ola Bini in arresto in Ecuador.

Senza dimenticare la sorte del gattino e le conseguenze legali in EU sulla questione whistleblowers e giornalismo, il Saturday Night Live show con Michael Keaton ed Emma Stone ne fa un personaggio che impressiona i compagni di cella con la lista dei suoi misfatti "..questo è niente: sapete da quanti Stati sono ricercato io?". Dall'Australia, terra nativa di Assange, arriva un altro video satirico sulla sudditanza di UK, Ecuador e Australia nei confronti degli USA. Mai prima d'oggi uno Stato aveva chiesto a un altro l'estradizione di un giornalista scomodo garantendo solo che: "non verrà applicata la pena di morte". Meno male. Siamo ancora ai tre diritti, come cantavano i Clash: "Conosci i tuoi diritti! Tutti e tre! Hai il diritto a non essere ucciso, a cibo per mangiare e alla libertà di parola.. se non sei così stupido da effettivamente usarla..". Meglio non perdere di vista e così perdere i diritti solo perché chi li ha usati è magari antipaticissimo. Occhio a non lasciar coprire questi diritti dal personaggio, niente eroi e niente martiri, dunque fuori dal carcere. Tutti e tre. (Chelsea, Julian e Ola).