Ho incontrato a metà maggio Ben Morea in Cox18 durante: Autonomia underground la storia di Ben Morea e del gruppo: Up Against the Wall, motherfuckers!, tra arte, vita e politica.
Ha chiaccherato di tante cose, ma soprattutto di azione diretta poetica: la ridistribuzione della spazzatura dai poveri ai ricchi, l'autoriduzione del concerto a Woodstock, il rapporto con il femminismo radicale di Valerie Solanas, flower power won't stop fascism power e guerrilla theatre, rivoluzione animista, dada e situazionismo, gruppi di affinità e studenti.
Ci sono alcune frasi che voglio ricordare:
La rivoluzione non`e un evento che termina, è un modo di vivere.
C'è bisogno di tutti: poeti, attivisti, cuochi. Di tutti.
Arte e politica non è abbastanza. C'è bisogno di una rivoluzione animista.
Se faceste oggi quello che abbiamo fatto noi (es. invasione del pentagono) vi uccidono! Non posso darvi consigli, dovete trovare il vostro modo. Forse invadere non è il caso, magari si tratta di scavargli sotto in modo che crollino sottoterra..
La distruzione del capitalismo non è necessaria. Bisogna distruggere l'intero sistema materialistico, di cui il capitalismo è solo una emanazione.
A chi mi chiede che rapporto avevo con la love generation, ho risposto che ero per la: "violence love"
Durante la meditazione Ginsberg faceva: oohm.. e io aarm..
La spiritualità è quello che ci permette di dare valore e trovare soddisfazione in quello che facciamo. La religione è l'apparato, la sua costruzione impositiva che ci costringe a rifiutarla e ci impedisce di avere una spiritualità. Anche l'umanesimo è negativo, fa credere all'uomo di essere più importante del resto, mentre è solo una parte del tutto.
Musica: we can be together