Google photographer

Apparso su Nòva, inserto del quotidiano Sole 24 Ore il 14 ottobre 2012.

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link esterno: articolo su Nòva online del 14 ottobre 2012

Gianni Pipoli parla col manager di Eataly a New York, sistema il cavalletto con testa girevole a intervalli di 90 gradi, un grandangolo capace di coprire quasi 180 gradi e comincia a scattare. Immagine dopo immagine produce una fotografia sferica che manderà a Google. È uno dei Google trusted photographer, i quali fotografano a tappeto negozi, musei e locali. Una delle ragioni dell'interesse di Mountain View nella mappatura di interni è il recente acquisto di Zagat, il sistema di valutazione della qualità dei ristoranti nato nel 1979. Le foto vengono scattate in modo da simulare una camminata, walking path, all'interno della mappa navigabile. Viene effettuato un braketing, ossia vengono scattate diverse foto dalla stessa posizione con diversi parametri. Così, visto che in questa situazione è difficile ottenere una foto soddisfacente con un singolo scatto, si avranno sia le ombre che le luci dello stesso scatto e poi con il software verranno unite. La tecnica è necessaria per avere i dettagli e ottenere una migliore definizione e visibilità. Il Google trusted photographer viene pagato dal cliente. Il fotografo ha un contratto con Google che assegna al cliente la proprietà delle foto e che garantisce la qualità e la pubblicazione. Il ruolo del fotografo è quello di un external contractor. «La parte di ricerca della clientela, racconta, è la parte di lavoro più lunga». Un locale grande richiede 200 foto, mentre uno di dimensioni standard solo una ventina. Ogni panoramica sono circa 12 foto. Ci vogliono dunque due ore di lavoro per scattare una ventina di foto, completare un locale di piccole dimensioni e passare così alla fase di post-produzione dove ci vorranno quattro ore di lavoro: una volta scaricate le foto dalla macchina occorre selezionarle e imboccarle al software fornito da Google, col quale vengono montate e pubblicate su Google Plus Local, Google Place, Google Map Maker, Google Maps e Google Earth. La cifra che si pattuisce col locale va da 600 dollari fino a un massimo di 9mila e dipende dalle dimensioni del locale, dalla mole di lavoro, dalla quantità di foto da fare, dai tempi di concertazione e di progettazione. Non si diventa ricchi ma si può sbarcare il lunario. Gianni Pipoli ha contattato Google direttamente dal sito e dopo una settimana è iniziata la sua carriera di fotografo digitale di interni.