Tredicesimo giorno della protesta Occupy Wall Street

per il Manifesto, 30 settembre 2011

New York, 29 settembre, è il tredicesimo giorno dall'inizio dell'occupazione della borsa di Wall Street, il numero dei dimostranti, giovani e americani, è cresciuto giorno dopo giorno e oggi sono quasi in 2000 a dare vita al presidio permanente in piazza Zuccotti, nelle immediate vicinanze alla borsa.

OccupyWallStreet è iniziata il 17 settembre e non abbiamo intenzione di mollare, dice Kate, mentre tiene un cartello colla scritta: BASTA COLLA GUERRA AI POVERI: "Siamo radunati in Zuccotti square perché è una piazza privata e la polizia non può scacciarci, ma non ci lasceranno montare una tenda, ogni tanto piove, è molto dura. È un successo comunque vada, la piazza davanti a Wall Street è transennata ed e' percorribile solo da stretti passaggi tra i muri. Hanno chiuso la piazza per non permettere a noi dimostranti di andarci, ma così facendo l'hanno resa inutilizzabile." La gente porta cibo, acqua e medicinali per supportare i dimostranti a passare la notte, i quali hanno ricevuto supporto anche dalle stelle del cinema. due giorni fa è stata la volta di Susan Sarandon, la quale ha raccomandato ai ragazzi di concentrarsi su un obiettivo per volta, e ieri è passato Michael Moore con la sua troupe televisiva. Il media center dei manifestanti è piazzato al centro della piazza alberata e viene protetto dalla pioggia con ombrelli. Una telecamera collegata a un computer portatile lancia in rete un livestream, segnale video in diretta che permette a chi è lontano di essere aggiornato in tempo reale sugli avvenimenti.

Nei giorni scorsi ci sono stati scontri con la polizia, la quale, da troppo tempo abituata ad allenarsi per contrastare il terrorismo e non più abituata a una protesta pacifica si è lasciata andare ad atti di violenza sui manifestanti arrestando anche persone per il solo fatto di avere una macchina fotografica. Un ufficiale della polizia ha usato lo spray urticante su cinque regazze che stavano all'interno del cordone realizzato dalla polizia per tenerle sul marciapiede, un fotografo ha ingrandito l'immagine fino a rendere leggibile il nome scritto sulla targhetta appntata al petto e il nome del poliziotto ha fatto il giro della rete. La polizia ha prima negato di avere usato lo spray, ma dopo che i video sono usciti su internet, ha ammesso di averli usati anche se sostiene di averlo fatto con valido motivo. Il sindaco di New York, Bloomberg ha dichiarato: la gente ha il diritto di protestare, faremo in modo che abbiano il luogo adatto per farlo. Il diritto a far sentire la proria voce è quello che ha reso grande questa città. Ha poi aggiunto che i manifestanti sbagliano a prendersela con Wall street e che il problema economico non è risolvibile colle proteste. Mentre parliamo una ragazza corre verso un manifestante e lo invita a togliersi la maschera raffigurante l'ex presidente Clinton "travisarsi è proibito dalla legge, non vogliamo dare alla polizia nessuna occasione per attaccarci." I protestanti sono giovani e molto bene organizzati: "Abbiamo imparato molte cose dagli indignados spagnoli" dice John. Usando i social network, siamo in grado di fare arrivare velocemente e ovunque la nostra voce, e di imparare dagli errori del passato. Abbiamo imparato molto anche dalle proteste di piazza Tahir nel mondo arabo. I manifestanti che vengono arrestati gridano il proprio nome mentre vengono portati via. è stata messa in funzione una infoline per i rapporti con i media, e un website: Dobbiamo restare uniti e far viaggiare la voce della protesta, in questo momento ci sono 66 città negli stati uniti dove avvengono proteste davanti ai luoghi chiave dell'economia. Tra cui Philadelphia, Boston e Chicago. Lo scopo della protesta è di fare in modo che le corporazioni americane siano influenzabili dal governo. Noi non stiamo protestando contro il governo, vogliamo che grazie alla nostra protesta il governo abbia la forza di opporsi alle società private che hanno mandato in rovina l'economia di questo paese. Non possiamo più tollerare che l'1% della popolazione possegga il 75% della ricchezza del paese. I manifestanti chiedono al Presidente Barack Obama di stabilire una commissione per mettere fine all'influenza dei soldi sui rappresentanti a Washington. Questo è il tredicesimo giorno dall'inizio della protesta, che va avanti giorno e notte e non accenna a fermarsi.