Privacy digitale

Apparso su Nòva, inserto del quotidiano Sole 24 Ore, il 19 aprile 2007.

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Si attibuisce a Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori della costituzione americana la sentenza per cui chi rinuncia alla libertà in cambio della sicurezza non merita né l'una né l'altra. Notevole affermazione per qualcuno vissuto così tanto tempo fa, una delle libertà di riferimento di questa frase è la libertà d'espressione, garantita dal diritto alla segretezza e all'anonimato, riuniti in quello che chiamiamo privacy. E della privacy nell'Internet si parlerà anche quest'anno al convegno di e-privacy, è infatti cominciata la raccolta delle nomine per il Big Brother Award Italia 2007; la cerimonia di assegnazione dei premi in negativo per l'ente, persona o progetto che si è maggiormente distinto durante l'anno nel violare la privacy altrui si terrà a fine maggio a Firenze durante e-privacy 2007, che per questa edizione avrà come tema guida il tecnocontrollo come evoluzione del controllo sociale. Quando mi si chiede se preferisco avere libertà o sicurezza, rispondo che voglio sia l'una che l'altra dice Marco Calamari, organizzatore di e-privacy, al quale chiedo quali siano le difficoltà nel diffondere in Italia un messaggio quale "la privacy è importante": la privacy non è un concetto italiano, nei paesi anglosassoni quando si parla di privacy scattano dei meccanismi automatici, c'è un contesto preciso mentre in Italia si confonde la privacy colle intercettazioni e non esiste un valore preciso etichettato e comunemente condiviso come privacy, tutte le volte in cui se ne discute bisogna incominciare col costruire l'oggetto della discussione e questo rende difficile incidere in un realtà dove alla maggior parte della gente è sconosciuta. La prima edizione del Bba ha visto la partecipazione dell'Ufficio del garante della privacy, e lo stesso Stefano Rodotà ha portato degli interventi molto incisivi, ma colle nuove nomine questa attenzione è scomparsa. E certo non ha aiutato che l'anno scorso uno dei premi se lo sia aggiudicato proprio l'ufficio del garante. Il premio Bba è un evento del convegno e-privacy, il quale a sua volta nasce dal progetto Winston Smith e dall'esigenza di portare le proprie istanze e discussioni in difesa della privacy dalla rete anche nel mondo fisico e nelle istituzioni; così nasce nel 2001 e-privacy e il Bba, che si svolge anche in altri undici paesi, è una sua appendice, il momento divertente della manifestazione, non certo per sdrammatizzare, ma per occuparsi in maniera amena di cose che spesso non lo sono, perché fare le cose con allegria, come affermano gli organizzatori, aiuta a farle bene.