Fornire al giornalista gli strumenti teorici e soprattutto pratici per pubblicare contenuti in internet senza rivelare la propria identità.
Dotarsi di una cassetta degli
attrezzi per avere tante possibilità e
poter scegliere lo strumento migliore
a seconda della situazione,
mischiandoli tra loro.
Non esiste
una ricetta precisa, non esiste un
unico modo; le cose cambiano in fretta
e incontreremo situazioni sempre
diverse, bisogna sapere improvvisare e
avere tanti strumenti a disposizione.
Dobbiamo fare prove pratiche e
non smettere di tenerci informati.
La sicurezza è un processo, non un obiettivo.
La paranoia è una virtù.
(siete ancora in tempo ad andarvene)
Certo! Questo corso serve ad avere i nominativi dei sospetti!
Per voi in rete: abbiamo loggato il tuo IP, identificato uniq-browser dai font,
triangolato q.b. e possiamo cominciare la transazione per il rilascio dei familiari.
Si, siamo anche corruttibili.
Perché anonimamente? io non ho niente da nascondere!
Chi non ha niente da nascondere lasci codice fiscale e cognome da nubile della mamma all'ingresso
e userà il bagno grande colle pareti di vetro. Grazie.
Cos'è internet?
Chi è arrivato ora potrebbe rispondere che è FaceBook.
(e viene validato da amici ma persino da istituzioni).
Il giornalista ha la responsabilità di sapere come funzionano le cose per dare informazioni corrette.
Internet ha le sue regole:
Un IP è un numero univoco che identifica un computer sulla rete, l'indirizzo.
(4 numeri separati da punto)
IP pubblico: 216.58.201.238
Sottorete (IP privato): 192.168.0.2
o magari 10.0.0.2
DNS: Domain Name System, una rete di pc che traduce i nomi in IP. Ad esempio: 8.8.8.8
Qualche strumento:
ping, whois, traceroute e IP lookup: xmyip.com
(triangolazioni, wifi, browser fingerprint, comportamenti ricorrenti, telefonini con batteria integrata, stingray e tricchetracche)
forza bruta e attacco del dizionario, man in the middle, captatori informatici, ingegneria sociale e tubi di gomma.
Ora che abbiamo alcuni strumenti, facciamo una valutazione del rischio: da chi mi difendo?
Usare una piattaforma disposta ad accogliere il tuo legittimo desiderio di anonimato lasciandola occuparsi dell’aspetto legale.
Fai da te: Public email o mailinator + public blog + Tor
Far Registrare il dominio da un registrar consenziente, in grado di fare da host e di garantire l'anonimato sui diversi livelli.
Piovono problemi, denunce e cavallette. Occorre un ombrello.
Ombrello legale
È necessario che l’oste risieda in un paese la cui legge tuteli la privacy fino al punto di permettergli
di fornire servizi ai suoi utenti senza rivelare a nessuno la loro identità.
Tre paesi ad esempio: Irlanda, Svizzera e Svezia.
Ombrello tecnico
l'Oste deve saper resistere alle pressioni sul piano tecnico.
Ombrello ideologico
Occorre che l’oste sia d’accordo sul tema o più genericamente che supporti la libertà d’espressione.
Un host che risponde a queste caratteristiche:
PeRiQuito - PRQ.se
È stato host di Wikileaks e di Pirate Bay.
Accetta pagamenti in forma anonima via BitCoin.Ha sede fisica e legale in Svezia.
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