il momento joost

di Daniele Salvini, per Nova di agosto 2007

Joost si pronunzia giust, è il software di prossima uscita per la
distribuzione di contenuti multimediali attraverso internet, prima conosciuto
come il Venice Project e ideato da Janus Friis e Niklas Zennstrom, già autori di
Kazaa e Skype.  Il client di Joost, come Second Life ed altri software
attualmente molto di moda, è basato sul motore di Mozilla, il quale oltre che un
browser è un framework di sviluppo che si può espandere in modo particolarmente
versatile in Javascript o C++, rendendo disponibili diversi strumenti come http
e https, mail, parser XML e feed RSS oltre che linguaggi di programmazione come
lo stesso Javascript e HTML, SVG, XUL, XBL. Sono tanti i programmi basati su
Mozilla e rilasciati sotto la sua licenza open source come Firefox, Thunderbird,
Sunbird, Joost, Second Life e Democracy Player, tutti costruiti da diversi
elementi messi a disposizione dal framework.
Il gruppo di programmazione di Joost è guidato dal maintainer di Apache
Dirk-Willem van Gulik ed è composto in buona parte da membri della comunità di
Apache e Mozilla; tutti i server di produzione sono basati sul framework di
Apache e derivati.
Decostruendo Joost si trova Apache per la parte back-end, cioè il server,
Mozilla come client, SQLite come database sul client e Java per i programmi lato
server; Cairo è la libreria di rendering (DirectX per Windows) e Redland per
l'aspetto semantico del client.
Sul lato client, l'interattività viene provvista dalla implementazione di
plug-in, come quello per la chat che utilizza il protocollo Jabber, basato su
XML ed autenticato.  Attualmente i plug-in sono scritti in Javascript e si
dedicano alla lettura dei feed RSS, al rating dei video e alla chat; Javascript
è un linguaggio espandibile dentro a Mozilla e facile da programmare che
possiede dentro al framework un'ottima compatibilità con XML e SVG.  Joost è un
IP-based TV software gratuito da scaricare e da usare che non richiede un
hardware particolare ma solo discretamente potente. Viene naturale usare la
metafora della televisione per definire il software: una TV a larga banda sul
web, basata su stream p2p dove il client è capace di condividere porzioni di
quello che viene visto ad altri client, questo permette di limitare la banda dei
server visto che la quantità di dati da scaricare per vedere un film a tutto
schermo è ingente; esistono quindi diversi server per lo stream, ma tutti i
client possono diventare server.
Joost non è utilizzabile anonimamente. Viene richiesto di fornire una e-mail che
verrà utilizzata come login ad ogni utilizzo e sulla quale viene effettuata una
verifica.  Si diventa così parte della comunità Joost.  L'Utilizzo degli
strumenti semantici potrebbe essere un punto di forza del tentativo di
costruzione di comunità di Joost, sfruttando le ricerche ed i suggerimenti degli
utilizzatori per costruire collegamenti ed avendo cioè un sistema di
classificazione non dato e chiuso ma aprioristico, malleabile.  Joost utilizza
infatti una visione semantica per rappresentare l'informazione: database RDF,
non relazionali; ma dal punto di vista client tutto questo attualmente non
sembra essere implementato permettendo all'utente solamente ricerche semplici
utilizzando il classico box bianco per l'inserimento delle parole chiave.
Queste potenzialità paiono al momento utilizzate solo per proporre ai suoi
utilizzatori degli spot pubblicitari mirati, uno per visione, la qual cosa
comporta che l'utente debba dare informazioni su di sé tramite le ricerche
effettuate, i canali piu visti, la chat, gli inviti ad altre persone, la
collocazione geografica ma anche la frequenza di utilizzo.  Tutte informazioni
che serviranno per migliorare il servizio, migliorare la fruibilità ma anche
ampliare il database e mirare la pubblicità.
Malgrado i contenuti di Joost siano gli stessi della televisione tradizionale e
non vi sia un canale pubblico o la possibilità di pubblicare i video personali
come con YouTube, la sua esplicita promessa di creare comunità si verificherà
forse tramite la chat, che permette di comunicare in tempo reale con altre
persone. La televisione che è già stata un'amalgama di immaginari ed unificatore
linguistico, dopo aver preso posto al centro del focolare domestico si allarga
ad includere amici lontani e crea connessioni in base alla proprie preferenze in
fatto di telefilm, film e documentari; sfruttando l'immaginario pregresso
formato dal tubo catodico. L'uso dei metadata, Joost o non Joost, porterà forse
ad avere dei canali televisivi personalizzati creando la propria -rete-
televisiva e realizzando il passaggio dal focolare alla comunità, un'esperienza
simile alla visione della televisione al bar, ma on singolare demand, sposando
nella mimesi immagini e software, dove il paragone colla tv ha rappresentato una
metafora utile solo per condurci alla metamorfosi da spettatori ad utenti.

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